La gravidanza comporta cambiamenti del sistema immunitario, che possono aumentare il rischio di contrarre infezioni respiratorie virali, tra cui quella da SARS-CoV-2. Tuttavia, fino a maggio 2020, come aveva evidenziato il report dell’Istituto Superiore di Sanità le donne in gravidanza non sembravano essere a maggior rischio rispetto alle non-gravide per infezione grave da COVID-19 che richiedesse un ricovero ospedaliero.
Purtroppo i dati successivi suggeriscono che la gravidanza sembra rendere le donne più vulnerabili a forme gravi di COVID-19. Si ipotizza che ciò sia in parte dovuto al sistema immunitario delle donne in gravidanza e in parte perché i punti di attacco del coronavirus – i polmoni e il sistema cardiovascolare – sono organi già di per sé stressati durante la gravidanza. Daiprimi risultati pubblicati dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC) alla fine di giugno 2020 si evidenziava che tra le 91.412 donne in età riproduttiva con infezioni da coronavirus, le 8207 che erano in stato di gravidanza avevano il 50% in più di probabilità di finire in unità di terapia intensiva (ICU) rispetto a loro coetanee non gravide. Le donne gravide avevano anche il 70% di probabilità in più di aver bisogno di ventilazione, sebbene non avessero una maggiore probabilità di morire.
Questi dati sono stati confermati anche da un rapporto del Sistema Sanitario Svedese. Sia chiaro: i rischi assoluti di esiti gravi per le donne sono bassi. Cioò non toglie che le donne incinte debbono essere informate sull’importanza di contattare immediatamente il medico alla prima comparsa dei sintomi.