Un nuovo sistema che traccia i punti dolorosi da cui parte la cefalea e li “addormenta” fino alla guarigione del paziente è stato messo a punto dal dr. Aldino Barbiero, chirurgo ortopedico e radiologo, con il suo team del Centro Riflessomedico di Albignasego (PD). Ottimi risultati vengono raggiunti in percentuali elevate (8 persone asssitite su 10 a fine ciclo) come confermato da una statistica osservazionale del 2009 su 186 persone trattate.
Esistono centinaia di forme di cefalea, circa un miliardo di persone ne soffrono, svariati miliardi di euro vengono spesi per invalidità, perdita di giorni lavorativi, visite mediche, esami diagnostici e terapie soprattutto farmacologiche. I farmaci contengono le crisi, possono presentare effetti indesiderati e raramente sono risolutivi. Barbiero utilizza la neuroriflessomedicina attraverso i Punti Dolorosi, una tecnica che utilizza piccoli aghi da insulina o raggi laser puntiformi indolori o laser CO2 chirurgico.
Mancano però verifiche scientifiche per validare tale tecnica. E soprattutto non è chiaro quali tipi di cefalee vengano curate.