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La Gsk Vaccines rivela: l'anticorpo monoclonale sarà pronto a marzo 2021

Il direttore scientifico Rappuoli: "Il virus è stabile, i vaccini che stiamo sviluppando saranno efficaci anche lʼanno prossimo"

La Gsk Vaccines rivela: l'anticorpo monoclonale sarà pronto a marzo 2021
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12 Novembre 2020 - 17.15


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L’annuncio arriva da Rino Rappuoli, direttore scientifico di Gsk Vaccines e coordinatore del progetto di ricerca sugli anticorpi monoclonali, alla consegna del Pegaso d’oro da parte della Regione Toscana. “Tutto sta andando secondo queste tempistiche – chiarisce -. Certo nella ricerca e sviluppo, in cui stiamo lavorando, i ritardi sono possibili ma cerchiamo di evitarli. Prevediamo di avere l’anticorpo monoclonale anti-Covid pronto per l’uso a marzo 2021”. 

“Questo virus non cambia velocemente come molti dicono, è abbastanza stabile: sono abbastanza sicuro che i vaccini che stiamo facendo adesso funzioneranno anche l’anno prossimo però non sono in grado di dire se funzioneranno anche tra 5 anni, perché tra 5 anni il virus potrebbe essere cambiato. Ma la cosa non mi preoccupa più di tanto perché come siamo riusciti a fare un vaccino per questo virus, se questo cambia avremo tempo di fare altri vaccini”, ha spiegato Rappuoli.

 

“Potremo controllare, ma non eliminare il virus”“Mi piacerebbe dire che una volta che avremo vaccini e anticorpi lo elimineremo dal pianeta – ha aggiunto lo scienziato – ma penso che questo non succederà perché questo virus oramai è in ogni angolo del pianeta. Quindi non sarà facile eliminarlo del tutto, ma credo che riusciremo a fare in modo che non sia più una notizia perché sarà completamente controllato”. Sulla situazione in corso, secondo Rappuoli “questo inverno sarà difficile perché non avremo né vaccini, né anticorpi monoclonali”, ma se “ci comportiamo bene passeremo un inverno difficile ma lo passeremo in modo decente”.

 

“Entro fine 2021 pandemia sotto controllo”Poi, ha concluso Rappuoli, a iniziare dai primi mesi del 2021 “cominceremo ad avere vaccini, monoclonali e così via, che nei secondi sei mesi del 2021 diventeranno a disposizione in grande quantità, e se tutto va come previsto per la fine dell’anno prossimo potremmo essere abbastanza contenti di essere riusciti a mettere sotto controllo questa pandemia”.

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