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Ti insegniamo come si fa a togliere l'arsenico dal riso

Nel riso è presente, naturalmente, una quota di arsenico, che non è solo veleno ma anche un cancerogeno. Ora una ricerca scientifica dimostra come annullarlo con una doppia cottura

Ti insegniamo come si fa a togliere  l'arsenico dal riso
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3 Novembre 2020 - 15.32


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Forse non tutti sanno che nei semi di riso è presente arsenico in modo del tutto naturale. Sempre più ricerche stanno infatti mostrando che livelli pericolosamente alti di arsenico si accumulano nel riso ancor prima della coltura. Si tratta di un composto cancerogeno, classificato come cancerogeno di gruppo 1 dall’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, che è solubile in acqua e proprio per questo si accumula nel riso, la cui pianta cresce praticamente in campi allagati e dunque pieni d’acqua.
L’arsenico può colpire vari organi del corpo ma può anche causare lesioni alla pelle ed altre malattie tra cui diabete, cancro e patologie polmonari.

Questo elemento sembra accumularsi maggiormente nel riso, di circa 10 volte, rispetto agli altri cereali in quanto si concentra nello strato più esterno della crusca. Proprio per questo il riso integrale ne contiene di più rispetto al riso bianco.

Per rimuovere quella parte di veleno che ingeriamo mangiando il riso c’è una tecnica semplice ma niente affatto scontata. La scoperta scientifica è stata pubblicata su Science of the Total Environment.
Secondo i ricercatori, questo metodo per cuocere il riso riesce a rimuovere più del 50% dell’arsenico nel riso integrale e quasi il 74% nel riso bianco e, cosa molto importante, lo fa sostanzialmente senza ridurre, o comunque riducendo in misura minore rispetto ad altri metodi, i livelli di micronutrienti presenti naturalmente nel riso stesso.

Si tratta del “metodo di parboiling con assorbimento” (PBA), un metodo che sembra rimuovere buona parte dell’arsenico senza alterare i nutrienti.
Il metodo consiste nel far bollire il riso in acqua (circa quattro tazze per ogni tazza di riso) pre bollita per cinque minuti. Quindi si scola e si cambia l’acqua (circa due tazze d’acqua per ogni tazza di riso) per rimettere a cuocere il riso a fuoco basso in modo che assorba tutta l’acqua.

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