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Disturbi mentali, boom con il Covid-19. Ma i pazienti sono sempre più soli

A denunciarlo sono gli esperti dell’Oms che, dopo aver valutato l’impatto della pandemia sui servizi di salute mentale in 130 Paesi, hanno scelto l’aggettivo “devastante” per descrivere lo scenario.

Disturbi mentali, boom con il Covid-19. Ma i pazienti sono sempre più soli
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7 Ottobre 2020 - 13.08


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La salute mentale, da tempo trascurata e sottofinanziata dai governi di tutto il mondo, ha ricevuto il colpo di grazia con la pandemia. L’assurdità è che proprio quando i disturbi mentali aumentano, i servizi sanitari a loro dedicati diminuiscono.

A denunciarlo sono gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che, dopo aver valutato l’impatto dell’epidemia di Covid-19 sui servizi di salute mentale in 130 Paesi, hanno scelto l’aggettivo “devastante” come il più indicato per descrivere lo scenario.
Nel 93 per cento delle nazioni monitorate i pazienti con disturbi mentali sono praticamente stati abbandonati a loro stessi. I centri di riferimento, quando non sono stati chiusi del tutto, hanno drasticamente ridotto le attività.

I risultati dell’indagine vengono diffusi in vista del Big Event for Mental Health, il grande evento on line dell’Oms previsto per il prossimo 10 ottobre a cui parteciperanno leader politici e varie celebrità con l’obiettivo di spingere i Paesi a investire di più sulla salute mentale in epoca di Covid-19. In Italia gli utenti psichiatrici assistiti sono 837.027 (mancano i dati della Provincia autonoma di Bolzano), con il 53,8% dei casi di sesso femminile e con il 68,3% di pazienti al di sopra dei 45 anni. In entrambi i sessi risultano meno numerosi i pazienti al di sotto dei 25 anni, mentre la più alta concentrazione si ha nella classe 45-54 anni: 25% nei maschi, 23,1% nelle femmine. Queste ultime presentano una percentuale più elevata nella classe degli over-75 (7,5% nei maschi e 12,3% nelle femmine).

Nelle strutture ospedaliere psichiatriche attive pubbliche e private i posti letto di degenza ordinaria sono 4.905, quelli di Day Hospital 311. Nel 2019 la dotazione complessiva del personale all’interno delle unità operative psichiatriche pubbliche è di 28.811 persone. Sembrano numeri importanti, ma riescono raramente a far fronte all’emergenza psichiatrica quotidiana che quasi sempre ricade sulle famiglie.

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