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Cirm: quell'ospedale a distanza che da 85 anni cura la gente di mare

Il Centro Internazionale Radio Medico è una delle grandi eccellenze del nostro Paese. Un pool di medici, che lavora h24, e che ha soccorso in mare oltre 100mila pazienti, salvando altrettante vite

Cirm: quell'ospedale a distanza che da 85 anni cura la gente di mare
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28 Settembre 2020 - 12.21


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Non tutti sanno che nel nostro Paese esiste una realtà medico-scientifica che da 85 anni è eccellenza nel mondo. E’ il Centro Internazionale Radio Medico (C.I.R.M.) che dal 1935 presta assistenza medica gratuita a tutti i naviganti del mondo: h 24, 365 giorni l’anno. Si tratta di una Fondazione, di altissima qualità, che ha avuto come primo presidente Guglielmo Marconi.

A differenza di altri Paesi dove l’assistenza medica per la gente di mare è spesso privata e a pagamento, il C.I.R.M. è un vero e proprio ospedale a distanza, totalmente gratuito, che attraverso gli strumenti della telemedicina prende in cura il paziente a bordo, e in accordo con le Capitanerie di Porto e la Guardia Costiera interviene con l’elisoccorso nei casi più gravi. Dal centro di via dell’Architettura, all’Eur di Roma, il C.I.R.M. ha salvato la vita a oltre 100mila naviganti di ogni nazionalità: siano essi lavoratori sulle piattaforme o sulle grandi navi che solcano gli oceani, pescatori, diportisti, migranti in balia delle onde. Per il C.I.R.M. vale la legge del mare: chiunque ne abbia necessità deve essere soccorso.

Ieri attraverso la radio, oggi grazie ai telefoni satellitari e Internet, il C.I.R.M. interviene con un gruppo di medici di guardia raggiungibili 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Nei casi di ammalati con patologie particolari chiede supporto a un pool di professionisti esterni.

In 85 anni il C.I.R.M. è salito a bordo di navi e pescherecci per produrre uno screening sempre aggiornato delle patologie marittime, ha monitorato la salute di migliaia di uomini, ha realizzato una campagna specifica in accordo con gli armatori che dota i marittimi testati volontariamente di una chiavetta Usb che contiene la loro storia clinica per facilitare il compito di altri medici una volta sbarcati o ricoverati in ospedale, ha lavorato e lavora a stretto contatto con Stella Maris e la Guardia Costiera, ha istituito corsi di buone pratiche e di igiene a bordo, svolge attività di ricerca, lavora con passione per non lasciare mai solo chi si trova in difficoltà a distanza dalla terra.

Un fiore all’occhiello della telemedicina e l’unico faro per chi lavora in mezzo al mare.

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