Ci sono fior di ricerche a conferma, sulla necessitò di cambiare l’aria frequentemente per evitare il moltiplicarsi di Covid-19. Oggi ne parla anche Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute: “Il ricambio dell’aria è molto importante. Dove c’è ricambio, troviamo una minore trasmissione dell’infezione. Parlo degli ambienti chiusi, i luoghi ideali per la diffusione dell’infezione. Un opportuno ricambio d’aria può ridurre la probabilità di trasmissioneImportante non far ristagnare l’aria anche perché se si sta molte ore in una sala con molte persone c’è un accumulo di quelle di aerosol”, ha concluso.
“Tra i pilastri dell’azione anti contagio, con il distanziamento, l’uso delle mascherine e l’igiene figura anche la corretta gestione del ricambio d’aria all’interno degli ambienti chiusi”. Ha sottolineato anche Gaetano Settimo, dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto Superiore di Sanità, nel corso della conferenza stampa sull’analisi della situazione epidemiologica. “Parlo sia di ricambio naturale sia di ricambio meccanico, nel caso di edifici dotati di specifici impianti di ventilazione – ha proseguito Settimo – In particolare per gli ambienti domestici abbiamo ribadito più volte quanto sia importante aprire finestre e balconi”, quanto questo possa rappresentare “un elemento di mitigazione del rischio”.
Settimo ha spiegato: “Le finestre andrebbero aperte per 5-10 minuti ogni ora: naturalmente questa indicazione può risentire delle dimensioni della stanza, del tipo di attività che vi viene svolta, del numero delle persone presenti ma si tratta di una base importante di partenza per ridurre le concentrazioni del virus e mantenere una condizione microclimatica di buona qualità. Questo vale ancora di più in vista delle feste e dei pranzi festivi”.
“Naturalmente – ha concluso Settimo – bisogna fare attenzione a non abbassare eccessivamente le temperature all’interno dei nostri appartamenti e, specie nelle grandi città, occorre aprire le finestre più lontane da vie trafficate per evitare l’introduzione dell’inquinamento esterno”.