Pregliasco: "La seconda ondata è partita dai ragazzi, riaprire le scuole è un rischio"

Il virologo apre uno spiraglio: "Orari scaglionati diversificati e potenziamento trasporti sono elementi importanti per ridurre il rischio"

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14 Gennaio 2021 - 20.57


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“Riaprire le scuole è un rischio”. Lo dice in una intervista a Fanpage.it il virologo Fabrizio Pregliasco.
“È chiaro che la ripresa della didattica in presenza, per il volume di spostamenti che c’è intorno, rappresenta un elemento di preoccupazione”, spiega. “Sicuramente va valutata la situazione contingente così come le attività svolte dalle prefetture”, sottolinea il virologo, “Come Lombardia, andando a vedere l’andamento epidemiologico, abbiamo purtroppo individuato nella fascia di età 14-18 anni quello che è stato l’inizio della seconda ondata, dunque gli anticipatori della successiva diffusione del virus alle altre fasce di età. È questo un po’ il punto di inquietudine in una fase come questa” e aggiunge: “Potrebbe esserci per le scuole superiori l’ipotesi di un rientro che preveda l’alternanza degli studenti, magari con l’esecuzione di test di screening per vedere qual è la situazione in questa fascia di età e individuare le possibili positività prima del rientro in classe”.

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“Presumibilmente, la scuola è un luogo non a rischio – spiega ancora Pregliasco -. È anche chiaro che l’apertura della scuola, in considerazione di tutto quello che ruota intorno al movimento dei ragazzi, è un elemento di notevole rischio, per cui è difficile individuare la responsabilità stringente della scuola o del contesto esterno”.

“Di fatto orari scaglionati diversificati e potenziamento trasporti sono elementi importanti per ridurre il rischio”, conclude.

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