Guanti anti Covid-19? Per l'Iss e l'Oms è preferibile lavarsi spesso le mani

L'Istituto Superiore di Sanità raccomanda i guanti monouso solo al personale addetto alla pulizia, alla ristorazione o al commercio di alimenti". Sono "indispensabili nel caso di assistenza amalati".

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15 Ottobre 2020 - 15.59


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Sta facendo discutere la proposta della sottosegretaria alla salute Sandra Zampa che per ridurre i contagi sui mezzi pubblici ha parlato di guanti monouso per i passeggeri.

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Ma i guanti in tempi di Covid-19 servono o non servono? Per l’Iss, i guanti, come dispositivo di protezione, vanno bene a patto che “non sostituiscano la corretta igiene delle mani che deve avvenire attraverso un lavaggio accurato e per 60 secondi”; “siano ricambiati ogni volta che si sporcano ed eliminati correttamente nei rifiuti indifferenziati”; “come le mani, non vengano a contatto con bocca naso e occhi”; “siano eliminati al termine dell’uso, per esempio, al supermercato”; e “non siano riutilizzati”.
I guanti – sempre secondo l’Istituto superiore di sanità – sono necessari “in alcuni contesti lavorativi come per esempio personale addetto alla pulizia, alla ristorazione o al commercio di alimenti” e sono da considerare “indispensabili nel caso di assistenza ospedaliera o domiciliare a malati”.

Anche l’Oms dice che:”indossare guanti in spazi pubblici non sostituisce la necessità per l’igiene delle mani, né offre alcuna misura aggiuntiva di protezione contro il Covid-19 rispetto all’igiene delle mani. I guanti non offrono una protezione completa contro il contagio delle mani”, perché il virus può passare “attraverso piccoli difetti dei guanti stessi o durante la rimozione dei guanti”; così come è possibile, con le mani guantate, passare il coronavirus “da una superficie all’altra” o “toccandosi il viso”.

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