Un applauso ai medici del Bambino Gesù: sei trapianti in sei giorni. Salvati 5 baby pazienti

Trapiantati quattro fegati e due reni. I piccoli pazienti che hanno ricevuto in dono gli organi sono in buone condizioni. A lavoro un'equipe di oltre 50 persone tra medici, infermieri, operatori e tecnici

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27 Agosto 2020 - 15.28


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Merita un lungo applauso l’equipe di oltre 50 persone tra medici, infermieri, operatori e tecnici sanitari che tra il 19 e il 24 agosto ha effettuato 6 trapianti all’ ospedale pediatrico Bambino Gesù. I chirurghi dell’Ospedale hanno trapiantato 4 fegati e 2 reni, provenienti da donatori deceduti, in 5 pazienti in lista di attesa. Per la riuscita della lunga serie di trapianti consecutivi è stato essenziale l’utilizzo dei nuovi sistemi di perfusione extracorporea degli organi.

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Tutti i pazienti sono ora in buone condizioni. Secondo quanto ricostruisce l’ospedale in una nota mercoledì 19 e sabato 22 agosto 3 fegati, da 3 diversi donatori, sono stati trapiantati in una bimba di 11 mesi affetta da atresia delle vie biliari in lista d’attesa da 40 giorni; in un bambino di 9 anni con tumore epatico in attesa da 8 giorni e in un piccolo di 5 anni con atresia delle vie biliari in lista da 46 giorni. In 3 giorni, tra operazioni di prelievo degli organi e interventi, l’équipe è stata impegnata per oltre 60 ore. Domenica 23 e lunedì 24 agosto sono stati effettuati gli ultimi 3 trapianti.

Gli organi (il fegato e 2 reni) prelevati da uno stesso donatore nella notte di domenica, hanno interrotto l’attesa di due giovani pazienti: un ragazzo di 21 anni, affetto da acidemia metil-malonica (una grave malattia metabolica) in lista da 10 mesi ha ricevuto il fegato e un rene con un trapianto combinato, mentre l’altro rene è stato trapiantato in un dodicenne con malformazione delle vie urinarie in lista da 11 mesi. In quest’ultimo caso il rene è stato trapiantato dopo 19 ore di perfusione extracorporea con un’apparecchiatura che ne consente una più lunga conservazione. Prelievo, perfusione e trapianti hanno richiesto 35 ore di lavoro consecutivo.”La riuscita di questa maratona trapiantologica – afferma Marco Spada, responsabile di Chirurgia epatobiliopancreatica e del Trapianto di fegato e rene – è il risultato dell’impegno di tante componenti: la rete Regionale e Nazionale dei Trapianti, i Centri regionali dove sono stati effettuati i prelievi, le équipe chirurgiche degli ospedali dei donatori e il personale del Bambino Gesù”.

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