La dottoressa Deborah Birx, coordinatrice della task force del coronavirus della Casa Bianca cita il lockdown italiano come un esempio virtuoso. E sostiene che se gli Stati Uniti si fossero comportati a marzo come il nostro Paese – con rigidi blocchi che tengono le persone a casa mentre le infezioni si diffondono – la situazione negli Usa sarebbe oggi molto meno grave e drammatica con 5,4 milioni di americani infettati e oltre 170.000 vittime secondo i dati della Johns Hopkins University. La risposta degli Stati Uniti al virus non solo manca, ha detto il direttore dell’Harvard Global Institute of Health, il dottor Ashish Jha, “è la peggiore risposta di qualsiasi grande paese”.
“Avevamo le prove che il virus si stava diffondendo nel mondo ma siamo rimasti a guardare” – ha detto Jha. “L’unico fattore che veramente ci differenzia da tutti gli altri è il negazionismo che ha pervaso il nostro intero approccio”.Anche una volta che il governo pubblico e federale ha accettato l’esistenza del virus, molti ne hanno minimizzato la gravità, ha detto Jha. E ora, credono che un vaccino metterà presto fine alla pandemia in soli due mesi, cosa che non è pensabile né prevedibile”, ha concluso.
