Lui non è convinto per nulla del libera-tutti che sempre più la destra predica. E non lo nasconde.
“Mi sono sempre rifiutato di fare commenti politici, una cosa è la scienza e un’altra la politica. Ma quando si incoraggiano comportamenti che sono in contrasto con le misure di distanziamento, non posso che dissociarmi”.
Andrea Crisanti, responsabile del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova, ospite a ‘L’aria che tira – estate’ risponde così alla domanda sulle dichiarazioni rilasciate da Matteo Salvini, ieri al Senato senza mascherina.
“La mascherina serve, è in grado di abbattere drammaticamente la carica virale”, sottolinea Crisanti, precisando di parlare “per esperienza”.
In questo clima di rilassatezza generale, le multe possono essere una soluzione? “Se c’è una legge va rispettata e se qualcuno commette un’infrazione, deve pagare le conseguenze. Ma ancor più utile è dare messaggi coerenti, altrimenti la gente pensa che il virus non ci sia più”.
Invece, ricorda l’esperto, “siamo circondati da Paesi in cui la trasmissione aumenta. Io non ho parlato di seconda ondata, ho detto che i focolai riprenderanno con maggiore vigore. I casi aumentano nei Paesi vicini, come tecnico mi pongo la domanda: perché in Italia non li vediamo? Stiamo facendo qualcosa di molto buono, oppure non li contiamo o, ancora, abbiamo condizioni ambientali particolarmente favorevoli? Sarebbe importante capirlo, per affrontare il futuro in maniera costruttiva”.