Covid-19, ora è battaglia tra Cina e Italia: ci avete infettato voi
La notizia, supportata da una ricerca scientifica, che il virus circolasse nel nostro Paese già a settembre 2019, fa il paio con il caso di un bimbo di quattro anni malato oltre un anno fa

Le bandiere di Italia e Cina
globalist
10 dicembre 2020
Aveva i sintomi del morbillo e invece era Covid-19, solo che ancora non lo si poteva immaginare perchè era il primo dicembre del 2019. A dimostrare che il virus SarsCov2 circolava in Italia già dal tardo autunno dell'anno scorso è uno studio dell'università Statale di Milano, pubblicato sulla rivista Emerging Infectious Diseasese. Il tampone fatto a un bambino di 4 anni, che già dal 21 novembre aveva iniziato a stare male con tosse e rinite, ha rivelato infatti la presenza del virus, almeno 3 mesi prima del paziente 1 di Codogno.
La notizia fa il paio con quella diffusa da una ricerca dell'Istituto dei Tumori di Milano per cui tracce di anticorpi a Covid-19 erano già presenti nel sangue di volontari per uno screening oncologico precoce.
A questo punto interviene la Cina che con una campagna molto mirata e naturalmente "pro domo sua" dà la colpa all'Italia della diffusione di Sars-CoV-2. Lo scrive in un articolo il New York Post, che spiega: "Pechino sta spingendo molto quello studio, che dimostrerebbe casi di contagio in Europa già dal settembre scorso, tre mesi prima del primo caso dichiarato a Wuhan". Va detto, però, che la Cina aveva già accusato altri paesi di aver originato la pandemia: Pechino aveva puntato il dito già contro la Spagna e poi contro gli Stati Uniti, accusando la nazionale dell'esercito di aver portato Sars-Cov-2 nell'ottobre 2019, durante i Giochi mondiali militari di Wuhan. Insomma, un rimbalzo di colpe, che esclude la Cina.
Zhao Lijian, Ministro degli Esteri cinese, ha recentemente affermato: "Ci sono studi, come quello italiano, che dimostrano una cosa con certezza: tracciare l'origine di un virus è una questione molto complessa, che andrebbe lasciata agli scienziati. Questi sono processi molto complessi, che possono coinvolgere più paesi". Ma d'altraparte l'Oms, in passato, aveva ammesso che il COVID-19 possa aver circolato in modo latente in altre parti del mondo prima dell'accertamento del primo caso.
La notizia fa il paio con quella diffusa da una ricerca dell'Istituto dei Tumori di Milano per cui tracce di anticorpi a Covid-19 erano già presenti nel sangue di volontari per uno screening oncologico precoce.
A questo punto interviene la Cina che con una campagna molto mirata e naturalmente "pro domo sua" dà la colpa all'Italia della diffusione di Sars-CoV-2. Lo scrive in un articolo il New York Post, che spiega: "Pechino sta spingendo molto quello studio, che dimostrerebbe casi di contagio in Europa già dal settembre scorso, tre mesi prima del primo caso dichiarato a Wuhan". Va detto, però, che la Cina aveva già accusato altri paesi di aver originato la pandemia: Pechino aveva puntato il dito già contro la Spagna e poi contro gli Stati Uniti, accusando la nazionale dell'esercito di aver portato Sars-Cov-2 nell'ottobre 2019, durante i Giochi mondiali militari di Wuhan. Insomma, un rimbalzo di colpe, che esclude la Cina.
outstream
Zhao Lijian, Ministro degli Esteri cinese, ha recentemente affermato: "Ci sono studi, come quello italiano, che dimostrano una cosa con certezza: tracciare l'origine di un virus è una questione molto complessa, che andrebbe lasciata agli scienziati. Questi sono processi molto complessi, che possono coinvolgere più paesi". Ma d'altraparte l'Oms, in passato, aveva ammesso che il COVID-19 possa aver circolato in modo latente in altre parti del mondo prima dell'accertamento del primo caso.