Adesso c’è la conferma scientifica: esiste una relazione tra lo stress e l’infertilità, soprattutto quella femminile. La scoperta è di un un team di ricercatori dell’Università di Otago che hanno pubblicato i propri risultati sul Journal of Neuroscience.
I ricercatori hanno scoperto che una particolare popolazione di cellule nervose che si trovano alla base del cervello, denominati neuroni RFRP, gioca un ruolo importante nel sistema riproduttivo e che questi stessi neuroni possono addirittura sopprimerlo in situazioni di stress.
Il gruppo diretto da Greg Anderson, professore del Centro di Neuroendocrinologia di Otago e autore principale dello studio, ha usato particolari tecniche transgeniche di ultima generazione per capire quando l’attività di questi neuroni aumentava.
In questo modo hanno scoperto che quando l’attività aumentava gli ormoni riproduttivi risultavano soppressi in maniera simile a quanto accade nel corso dello stress acuto o durante l’esposizione al cortisolo, considerato l’ormone dello stress.
“Abbiamo dimostrato che i neuroni RFRP sono davvero l’anello mancante tra stress e infertilità. Diventano attivi in situazioni di stress – forse percependo i livelli crescenti di cortisolo – e quindi sopprimono il sistema riproduttivo”, spiega il ricercatore che lascia anche intendere che in futuro eventuali farmaci potrebbero essere usati proprio per bloccare i neuroni RFRP per superare l’infertilità indotta dallo stress nelle donne.