Non solo febbre, non solo diarrea. Non solo tosse. Insieme al forte mal di testa e alla perdita del gusto dell’olfatto anche il delirio è uno dei sintomi che i pazienti Covid tendono a sviluppare nelle prime fasi della malattia.
Come è facilmente intuibile il delirio è uno stato di confusione, a volte accompagnato da febbre, anche altissima, durante il quale ci si sente fuori dalla realtà.
Javier Correa, il ricercatore che ha condotto lo studio quando si trovava l’Università di Bordeaux, in Francia, ha esaminato vari studi riguardanti l’effetto di COVID-19 sul sistema nervoso centrale e sul cervello. Il virus, secondo i suoi studi, colpendo il sistema nervoso centrale, può produrre delle alterazioni neurocognitive tra cui lo stesso delirio e la cefalea, manifestazioni che possono essere eseguite anche da episodi psicotici.
“Le principali ipotesi che spiegano come il coronavirus SARS-CoV-2 colpisca il cervello indicano tre possibili cause: ipossia o carenza di ossigeno neuronale, infiammazione del tessuto cerebrale dovuta alla tempesta di citochine e il fatto che il virus ha la capacità di attraversare la barriera emato-encefalica per invadere direttamente il cervello”, spiega Correa. Ognuno di questi fattori, secondo lo scienziato, può scatenare lo stato di delirio.
E non solo. Nel corso delle autopsie sui pazienti morti da COVID-19, sono state evidenziati anche danni cerebrali correlati all’ipossia.
Secondo i ricercatori hanno condotto lo studio, il delirio, insieme ai deficit cognitivi, può essere il risultato di una infiammazione del tessuto neuronale e dei conseguenti danni in aree sensibili del cervello da cui l’ippocampo.