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Il nazionalismo dei vaccini: una corsa folle a scapito della cura

L'allarme del direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus: così i costi aumenteranno a dismisura. Collins: niente antidoto in Usa a ottobre

Il nazionalismo dei vaccini: una corsa folle a scapito della cura
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14 Agosto 2020 - 11.40


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Dopo l’annuncio della Russia su un vaccino per il Coronavirus, il direttore del National Institutes of Health, Francis Collins, raffredda le speranze di vederne uno negli Usa ad ottobre. Collins ha spiegato alla Cnn: “Testare il vaccino americano davvero sicuro significa che uno degli esperimenti di fase tre che sono ora in corso viaggiasse a una velocità record assoluta, si rivelasse efficace al 100%, e fosse quindi giudicato sicuro ed efficace anche prima di aver ottenuto tutto il numero di volontari iscritti che si aspettavano. Voglio dire, è una grossa quantità di improbabilità accatastate l’una sull’altra”, ha spiegato.

Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha intanto messo in guardia sull’emergere di un “nazionalismo dei vaccini” legato alla corsa per trovare un rimedio contro il Covid-19. “L’eccesso di domanda sta già creando un nazionalismo dei vaccini e c’è il rischio che i prezzi aumentino”, ha detto Ghebreyesus nel briefing da Ginevra, aggiungendo che l’Oms vuole evitare speculazioni anche attraverso iniziative come l’ACT Accelerator, il cui obiettivo garantire un accesso globale equo a vaccini, trattamenti e diagnosi nei paesi in via di sviluppo. “Viviamo in un mondo globalizzato”, ha ricordato il direttore dell’Oms, “i Paesi dipendono l’uno dall’altro e se non eliminiamo questo virus ovunque non saremo in grado di ricostruire nessuna economia”

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