Vi ricordate il 'miracoloso' Avigan? Il Giappone lo testa: "Farmaco inutile"

Era stato spacciato da un falso farmacista italiano come pozione magica per battere il virus , tanto che l'Agenzia italiana del farmaco voleva testarlo. Ci hanno provato in Giappone: nessun beneficio

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25 Luglio 2020 - 13.05


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Ve lo ricordate? Nei mesi scorsi l’antivirale favipiravir (conosciuto con il nome commerciale di Avigan) balzò agli onori della cronaca nazionale come potenziale trattamento efficace contro il coronavirus SARS-CoV-2, a seguito delle dichiarazioni di alcuni funzionari del Ministero della Salute cinese ma soprattutto per un video circolato su Facebook, girato a Tokyo da un italiano che si spacciò prima per medico, poi per farmacista ma che è in realtà vende video giochi e flirta con l’ultra destra.

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Ne seguirono diverse e accese polemiche, soprattutto dopo la decisione repentina dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) di approvarne l’uso sperimentale sui pazienti con COVID-19. Lo stesso governatore del Veneto, Zaia, si disse pronto a testarlo negli ospedali della sua regione. Oggi, dopo settimane di “quiete”, durante le quali altri sono crollati sotto il peso dei test clinici (come l’idrossiclorochina), è arrivato un duro colpo anche per l’Avigan.

In base a quanto indicato da diverse agenzie di stampa, tra le quali la giapponese Kyodo e la Reuters, in Giappone si è infatti concluso uno studio clinico sull’efficacia del farmaco, ottenendo risultati definiti “inconcludenti”. In altri termini, il farmaco non avrebbe offerto benefici clinici statisticamente significativi nei pazienti trattati rispetto a quelli ottenuti nel classico gruppo di controllo, sottoposto alla sola terapia “anti COVID” convenzionale.

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