Ridurre il contenuto di nicotina nelle sigarette riduce la dipendenza? Sembrerebbe proprio si sì. Lo hanno dimostrato tre trial clinici condotti dai ricercatori University of Vermont in cerca di strategie efficaci per diminuire il consumo di tabacco. I risultati sono stati pubblicati su JAMA Network Open. I ricercatori hanno reclutato in tutto 775 fumatori con disturbi della sfera affettiva, disturbi da uso di oppioidi o disagio socioeconomico che non stavano cercando di smettere di fumare.
Ai partecipanti erano state consegnate in maniera casuale sigarette di diverso tipo: alcune contenevano 0,4 mg di nicotina per grammo di tabacco, altre 2,4 mg (entrambi i tipi sono classificati come sigarette a bassissimo contenuto di nicotina) altre 15,8 (una quantità tipica della sigaretta commerciale standard). Tutte le sigarette avevano lo stesso identico aspetto.
Alla fine delle 12 settimane di osservazione, gli scienziati hanno notato che l’uso delle sigarette a basso contenuto di nicotina aveva ridotto del 30 per cento il consumo giornaliero di tabacco.
Il fumo di sigarette è responsabile solo negli Stati Uniti di 480mila morti all’anno e di 16milioni di malati.