Il distanziamento ha ridotto la trasmissibilità di 12 patologie infantili

La ricerca della Harvard Medical School con oltre 375mila bambini. Praticamente sparite alcune patologie respiratorie come influenza (99,5%), laringotracheobronchite (96,5%) e bronchiolite

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15 Settembre 2020 - 15.56


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Era, in fondo, prevedibile. Con le misure di distanziamento sociale si hanno effetti benefici anche per contrastare la trasmissione di altre malattie infettive oltre al Covid, anche nei bambini. Lo sostiene uno studio della Harvard Medical School, pubblicato da Pediatrics, che ha visto una forte riduzione per 12 patologie tipicamente infantili, dall’influenza alla bronchiolite. Lo studio è stato condotto su oltre 375mila bambini arrivati in uno degli 80 ambulatori collegati con il Boston Children’s Hospital, e sono stati valutati i casi di 12 infezioni, otite media, bronchiolite, raffreddore, laringotracheobronchite, gastroenterite, influenza, faringite streptococcica e non streptococcica, polmonite, sinusite, infezioni della pelle e delle vie urinarie nei primi mesi del 2019 e del 2020.

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“Con le misure di distanziamento sociale – spiega Jonathan Hatoun, uno degli autori -, tutte le patologie hanno mostrato un declino. Il maggiore è stato visto in quelle respiratorie: influenza (99,5%), laringotracheobronchite (96,5%) e bronchiolite (92,9%), che essenzialmente sono sparite. Il calo minore è stato visto invece per quelle della pelle e delle vie urinarie (35%). Questo ha senso perchè queste ultime non sono trasmissibili come l’influenza”.

Anche se quando finirà la pandemia non ci saranno più le misure di distanziamento ‘estreme’ attuali, aggiungono gli autori, è possibile che qualche provvedimento parziale possa comunque avere effetto. “E’ possibile che con l’igiene delle mani e qualche forma di distanziamento possiamo ridurre il numero di bambini che si ammalano”.

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