Le castagne aiutano ad abbassare l'indice glicemico: tutti i 'segreti'

La glicemia può essere tenuta sotto controllo anche grazie alle castagne. Il frutto di bosco può aiutare chi ha il diabete e chi è sovrappeso.

Castagne
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7 Gennaio 2022 - 19.46 Globalist.it


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Le castagne aiutano nella gestione della glicemia? Gli esperi dicono di sì. E ci sono tante cose che si possono sapere su questo frutto di bosco e della sua azione combinata con le verdure.

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Le castagne andrebbero mangiate la mattina per non avere problemi di salute. Vanno abbinate a verdura a foglia verde per evitare l’innalzamento dell’indice glicemico nel sangue. 

Le castagne sono un amido. Dopo l’acqua, i costituenti principali sono i carboidrati complessi energetici. Apportano 125 kcal per 100 grammi. Abbinate a verdure da consumare in quantità moderate, le castagne possono essere consigliate in caso di diabete o sovrappeso perché aiutano in presenza di glicemia alta. 

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Inoltre le castagne sono frutti ricche di fibre che permette ai suoi carboidrati di non alzare troppo la glicemia. Aiutano ad attivare il transito intestinale. Hanno un ottimo contenuto di minerali, in particolare potassio, elemento essenziale per il metabolismo cellulare.

Le castagne apportano una elevata quantità di fibre. Per questo sono un cibo a basso indice glicemico adatto ad impedire pericolosi picchi nelle concentrazioni di zuccheri nel sangue. le castagne sono meno ricche in ossalato. Una molecola che può favorire la formazione di calcoli renali. Le castagne sono una buona fonte di acidi grassi essenziali importanti sia per un corretto sviluppo durante l’infanzia che per mantenersi in salute nell’età adulta. Sono inoltre una fonte di acido oleico. E’ lo stesso acido grasso monoinsaturo dell’olio di oliva.

Quale verdura abbassa la glicemia?

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I pomodori. Gli alimenti con un basso indice glicemico (IG) sono considerati i migliori per i pazienti con diabete poiché rilasciano lentamente lo zucchero nel flusso sanguigno. Questi alimenti non innescano alcun picco nel livello di zucchero nel sangue. Quelli freschi e interi sono uno degli alimenti a basso IG e ad alto contenuto di fibre, i fattori che fanno sentire una persona sazi più a lungo. Gli studi hanno dimostrato che il consumo di 1-2 pomodori di media grandezza al giorno ha abbassato la pressione sanguigna nei pazienti diabetici dopo 8 settimane. I pomodori aiutano a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.

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